Un giovane fotografo una volta mi ha detto ‘per completare la propria formazione, un fotografo deve raccontare qualcosa di molto vicino, qualcosa di molto lontano da se stesso, e qualcosa che lo spaventa’. A differenza sua, che è un bravissimo e affermato fotografo, non ho velleità da storyteller, ma dargli torto, si inizia a fotografare, da ciò che si ha vicino.

Il ‘Borgo marinaro’ dista poche centinaia di metri dalla mia abitazione. E’ un progetto residenziale caratterizzato da palazzotti colorati sorto nell’area di un vecchio cementificio dismesso degli anni  ‘60. Sebbene il nome ed i colori abbiano l’intento di richiamare le vecchie casette dei pescatori, un progetto di palazzi di 5 piani al centro di un paese a vocazione balneare, ha prestato più il fianco alla speculazione che alla nostalgia. Molti appartamenti sono stati acquistati per investimento e sono chiusi 8 mesi l’anno.  Nonostante la sua natura variopinta e allegra, la Piazza non è diventata un centro pulsante del paese, ma solo un luogo di passaggio per raggiungere i vicini edifici istituzionali, o l’adiacente corso.

All Photographs © Vito Frugis